Centro di Etica Ambientale
Como - Sondrio
II ANNO
ABITARE LA CASA COMUNE: LA SOCIETÀ
Evidenziare limiti e contraddizioni dell’attuale modello di sviluppo
Acquisire strumenti di valutazione rispetto alle derive sociali e ambientali
Assumere il cambiamento verso una vera sostenibilità
Comprendere ruolo e finalità della conoscenza e della ricerca
Sono previsti cinque moduli, composti ognuno da una conferenza per gli studenti e da un laboratorio per i docenti. Ogni modulo vedrà la partecipazione di un esperto. I laboratori serviranno ad approfondire e ampliare i temi trattati nelle conferenze, rispondere a eventuali dubbi e domande e definire i possibili itinerari di lavoro nelle singole scuole. Questi potranno realizzarsi con modalità diverse (laboratori, ricerche, produzione di materiali...), coinvolgendo singole classi, gruppi di classi o altro. Le scelte saranno a totale discrezione degli istituti e dei docenti, così da poter calibrare le azioni sugli indirizzi scolastici, le materie, le sensibilità dei docenti, la didattica e ogni altra specificità. Il personale docente e gli studenti potranno anche ricondurre le tematiche all’ambito locale, con aspetti di concretezza che aiutino a fissare la teoria nella pratica.
Un evento unitario di tipo ricreativo-culturale concluderà il percorso.
28 settembre 2018
Modulo primo: Una politica capace di futuro: dalle democrazie fossili ad una democrazia intergenerazionale
Relatore: Marco Deriu
Per molto tempo la questione ambientale è rimasta marginale nel pensiero e nelle prassi politiche delle democrazie liberali. La natura era concepita come un’ambiente «esterno» da cui trarre tutto ciò che piaceva e interessava. Le stesse istituzioni politiche democratiche sono state concepite per massimizzare il consumo di risorse ed energia al fine di soddisfare le esigenze e le aspirazioni dei cittadini (votanti). Ma questa «preferenza per il presente» e la miopia che ne è seguita ha prodotto un costo terribile sul piano ambientale e sociale. Che pianeta consegneremo a chi verrà dopo di noi? Ci occorre rileggere la democrazia alla luce della questione intergenerazionale. In questo senso la sfida della conservazione e della rigenerazione dell’ambiente e quella della conservazione e della rigenerazione della democrazia non sono due problemi distinti ma solamente due facce della stessa medaglia.
17 ottobre 2018
Modulo secondo: Un’altra idea di economia capace di futuro eco-solidale
Relatore: Paolo Cacciari
I limiti ecologici, sociali e culturali del modello economico dominante (ipersviluppista) sollevano la necessità di un cambiamento profondo, di logica e di sistema. La sostenibilità è la parola chiave. Ma cose si raggiunge? Ci salveranno le innovazioni tecnologiche o sarà necessaria una rivoluzione nella mentalità e nei comportamenti di ogni essere umano? Se la Terra è la nostra casa comune (oikos) quali sono le regole (nomos) più giuste da rispettare per abitarla?
15 novembre 2018
Modulo terzo: Le grandi emergenze ambientali
Relatore: Carlo Modonesi
La situazione ambientale odierna è caratterizzata da un deterioramento ecologico di fondo, rintracciabile ormai, sia pure con accentuazioni diverse, in tutti gli habitat del pianeta. A punteggiare questo declino globale dell’integrità ambientale vi sono numerosissime situazioni di estrema gravita. Tutti gli organismi che con noi condividono l’esistenza sul pianeta ne sono coinvolti e, naturalmente, anche tutti noi.
07 dicembre 2018
Modulo quarto: Verso la società della parsimonia e del benessere
Relatori: Serge Latouche e Mauro Bonaiuti
Il caposaldo su cui poggia l’economia di mercato è la competizione, da cui discende l’idea della crescita infinita e il conseguente saccheggio delle risorse del pianeta e l’alterazione dei suoi equilibri ecologici. Occorre transitare a forme di economia più parsimoniose e solidali, fondate sul rispetto del limite e sul benessere autentico delle persone, nessuno escluso. Esistono già oggi molte esperienze e tentativi concreti in questa direzione, che si rifanno alla teoria della decrescita.
18 gennaio 2019
Modulo quinto: La scienza, tra etica o potere
Relatore: Stefano Bocchi
Oggi la scienza suscita nell’opinione pubblica reazioni contrastanti. Da una parte vi è chi le riserva un rispetto quasi sacrale, ritenendola depositaria della verità, dall’altra chi la guarda con molto sospetto, consapevole della sua fallibilità e della sua subordinazione al mercato e agli interessi dei grandi capitali. Certamente la scienza può essere molto utile all’umanità, soprattutto nella ricerca di soluzioni alle grandi emergenze ambientali. Ciò esige però che ritorni ad essere indipendente ed etica, ossia che operi per il bene di tutti e recuperi un legame con i valori.
19 febbraio 2019
Evento conclusivo: Spettacolo musicale con la Brigata Puglisi
Evento culturale-ricreativo in tema