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Progetti

ABITARE LA CASA COMUNE

Progetto di formazione ecologica per le scuole secondarie di secondo grado 

L’umanità si trova oggi a dover fronteggiare gravissime emergenze ambientali e sociali di scala globale: cambiamento climatico, distruzione della biodiversità, avvelenamento della biosfera, sperequazioni, violenze, migrazioni di massa a altro ancora.

Secondo il Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale indipendente che riunisce agenzie governative, autorità locali, università, istituti di ricerca, società di consulenza e associazioni, oggi l’impronta ecologica dell’uomo sul pianeta è pari a 2,6 ettari in media, mentre lo spazio bio-produttivo è di soli 1,8 ettari. Consumiamo e produciamo rifiuti ben oltre le possibilità del pianeta, facendo così aumentare il nostro debito ecologico con l’ambiente, e solo un drastico ridimensionamento della nostra impronta potrà scongiurare in un futuro molto prossimo immani tragedie all’umanità.

Alla questione ambientale è intrecciata la questione sociale. Gli ultimi decenni hanno visto un vertiginoso aumento nella disparità di accesso alle risorse e ai servizi, su scala globale e su scala locale. Le otto persone più ricche del pianeta detengono oggi la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità (tre miliardi e settecento milioni di persone) e l’un per cento della popolazione più benestante si accaparra della metà della ricchezza globale. Anche all’interno dei paesi sviluppati, lo squilibrio è in continua crescita e sempre più vasta è l’area della povertà estrema e della marginalità. L’esito non può che essere l’esplosione incontrollabile di conflittualità, insicurezza e instabilità, di cui le guerre, le migrazioni di massa, le contrapposizioni tra nazioni, popoli e individui ne sono le manifestazioni più eclatanti.

All’origine delle emergenze ambientali e sociali vi è una profonda crisi etica, la perdita dei valori che fondano la persona e la convivenza sociale. Una visione antropologica fuorviante ha sdoganato l’idea di libertà come potere, come annullamento di ogni limite, elevando la competizione e l’espansione infinita a riferimenti unici dell’agire economico, sociale e individuale, quando invece la natura ci propone la parsimonia e ci insegna, senza equivoci, che il vero motore dell’evoluzione è la cooperazione basata sulla diversità e l’empatia. Nell’opera Microcosmos, i biologi Margulis e Sagan affermano che la vita non ha preso possesso del pianeta mediante la lotta, bensì attraverso la cooperazione, i sodalizi e il lavoro di squadra. Sembra proprio che la solidarietà, ben più dell’aggressività, sia insita nella natura, nel fenomeno vita.

Il progetto di formazione Abitare la casa comune affronta la questione ambientale da questa prospettiva integrata. Il termine «ecologico» che lo qualifica è inteso in senso ampio, in coerenza con il significato etimologico della parola: oikos - casa, logos - discorso.

Essendo un pensiero, un ragionamento sulla casa, la nostra casa comune, l’ecologia svela il senso, l’armonia e i principi regolatori della natura. Essa dovrebbe, pertanto, permeare ogni aspetto del vivere: l’economia, l’organizzazione sociale, le relazioni interpersonali, il rapporto dell’uomo con la biosfera e con il cosmo. Nell’enciclica Laudato si’, Papa Francesco la chiama «ecologia integrale».

Il progetto intende sostenere insegnanti e studenti in una crescita di consapevolezza circa le attuali grandi emergenze ambientali e sociali, le loro cause e interrelazioni, entro la cornice dei profondi cambiamenti che attraversano la contemporaneità e la dinamica locale-globale che permea oggi ogni aspetto della realtà, individuale e collettiva. La delicatezza della fase storica esige che i giovani, sulle cui spalle grava un pesantissimo fardello, si assumano la responsabilità del proprio futuro, della costruzione di una società equa e democratica a garanzia del proprio e dell’altrui benessere.

Il progetto si sviluppa su tre anni e ha come argomenti generali la Terra, la Società e l’Uomo.

I ANNO

La Terra

II ANNO

La Società

III ANNO

L’Uomo

La Compagnia

Teatrale CEA

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